La nascita di Technoprobe
La nascita di Technoprobe ha origini che risalgono a ben prima gli anni formali di costituzione dell’azienda, sono tutte nell’ingegno e nel grande spirito imprenditoriale del suo fondatore:
Giuseppe Crippa
(foto: Giuseppe Crippa e la moglie Mariarosa Lavelli)
Per la sua intera carriera, che lo vede crescere e affermarsi in una grande azienda come ST Microelettronics, Giuseppe Crippa convive con un forte desiderio di aprire una propria attività e dare sfogo al suo estro tecnico e imprenditoriale. È solo l’amore per il suo lavoro a frenarlo e portarlo a posticipare fino agli ultimi anni prima della pensione l’inizio di un’attività propria.
È infatti nel 1989 che con l’aiuto del figlio Cristiano Crippa prende forma una piccola attività per la produzione di sonde destinate al mercato delle probe cards, le schede sonda utilizzate per il test dei chip (allora tecnologicamente molto acerbe e prodotte solo negli Stati Uniti).
Dopo pochi anni l’attività si intensifica e nel 1993 nella casa della famiglia Crippa a Merate (LC), tra il garage e la mansarda, Giuseppe e Cristiano con l’aiuto amministrativo della moglie di Giuseppe, Mariarosa Lavelli, e due primi dipendenti iniziano a dare una prima forma strutturata all’azienda.
Nasce così “Tecnoprobe”, ditta individuale.
Nel 1995 Giuseppe Crippa va in pensione e si può dedicare a tempo pieno a tutti gli aspetti tecnologici dell’azienda mentre Cristiano dà grande slancio allo sviluppo commerciale.
Nella casa di famiglia non ci si riesce più a stare e così nel 1996 Technoprobe acquista un primo stabile a Cernusco Lombardone (LC) e con circa 10 dipendenti ci si trasferisce creando il primo nucleo dell’headquarter aziendale che gradualmente si ingrandirà negli anni successivi.
L’azienda dai primi anni 2000 oltre ad ingrandirsi in Italia inizia ad aprire anche le prime sedi internazionali per essere vicina ai clienti: prima in Francia, poi Singapore e dal 2007 negli Stati Uniti.
La conduzione della sede americana è data in mano al nipote di Giuseppe, Stefano Felici, che negli anni precedenti aveva accompagnato lo zio su tutto il fronte tecnologico e successivamente diventa quindi la figura strategica vicino ai clienti sul suolo americano.
Technoprobe nel 2005
Technoprobe intanto continua a evolvere le sue soluzioni tecnologiche nel mondo delle probe cards: alla tecnologia EPOXY seguono nel 2007 le prime sonde con tecnologia VERTICAL MEMS e dal 2011 la tecnologia proprietaria TPEG ™ MEMS che diventerà il nuovo standard industriale per il test dei wafer e porterà Technoprobe ad una grande crescita, con fatturati e un portafoglio brevetti sempre più importanti e un numero di dipendenti che solo in Italia dai 129 del 2011 arrivano a essere 1300 dieci anni più tardi.
Anno dopo anno i brand più importanti del mondo della microelettronica diventano clienti di Technoprobe che guadagna fette sempre più grandi di mercato fino a diventare secondo produttore al mondo di probe cards e vincere diversi riconoscimenti come miglior provider dai propri clienti.
Vengono aperte filiali nelle Filippine, in Corea, a Taiwan, in Giappone, in Cina così come nuovi grandi building industriali in Italia, che resta il paese dove la famiglia Crippa decide di tenere non solo l’headquarter, tutta la progettazione e R&D ma anche la quasi totalità della produzione, per tenere sempre salda l’italianità dell’azienda e forte il legame con il proprio territorio.
Intanto, dal 2002, al gruppo familiare si unisce il figlio più piccolo di Giuseppe, Roberto Crippa, che velocemente prende in mano la gestione di tutta Technoprobe Italia dando una forte impronta all’azienda con la propria visione manageriale, in piena sintonia con padre, fratello e cugino.
Negli anni di pandemia di Covid-19 Technoprobe più che raddoppia il numero dei propri dipendenti e contemporaneamente cerca di mettersi al servizio della propria comunità aprendo a proprie spese e nei propri spazi, prima azienda in Italia a farlo, un hub vaccinale per la campagna di vaccinazione di massa.