La meccanica in Technoprobe

La probe card è un prodotto elettromeccanico che unisce la sua parte elettronica ad una componente meccanica estremamente avanzata, garantendo così una precisione operativa eccezionalmente elevata.

Gli elementi fondamentali

Gli elementi meccanici più rilevanti nel processo produttivo di Technoprobe sono l’housing e lo space transformer, entrambi situati nel cuore della probe card, la probe head.

L’housing è un telaio metallico che sostiene le ceramiche su cui risiedono le sonde della probe card, assicurando una precisa connessione al chip che verrà testato. Per poter funzionare correttamente, l’housing richiede la realizzazione di fori calibrati con precisioni di posizionamento al micron e una planarità dell’intero pezzo che non può superare i 10 micron.

Lo space transformer è invece una componente ceramica, anch’essa estremamente precisa, responsabile della trasformazione degli spazi di contatto o della posizione delle sonde durante il processo di test dei chip. La sua peculiarità è la presenza di centinaia, ma in certi casi anche migliaia, di micro fori (con diametri anche inferiori a 1/100 di mm) realizzati meccanicamente tramite apposito driller, con tolleranze su posizionamento e diametro anche in questo caso di qualche micron.

Oltre a queste famiglie di prodotti, vengono realizzate anche tutte le altre meccaniche necessarie al corretto funzionamento della probe card, come ad esempio gli stiffener. Si tratta di “telai” realizzati in acciaio, necessari per garantire l’adeguata rigidezza al prodotto finito.

L’officina meccanica di Technoprobe

Attualmente l’officina meccanica di Technoprobe si trova in una sede autonoma a Osnago (LC) inaugurata nel 2021, grande più di 6.000 mq e che ospita più di 100 persone, tra operatori e designer meccanici.
I processi produttivi dell’officina sono assicurati da fresatrici pallettizzate a controllo numerico, rettifiche sempre a controllo numerico e driller per la microforatura degli space transformer.

Circa il 50% degli impianti di fresatura è gestito mediante carico e scarico automatizzato dei pallet effettuato con bracci robotizzati antropomorfi. Questo permette di far funzionare le macchine anche per più di 48h consecutive senza la presenza dell’operatore a bordo macchina.

L’ambiente e tutte le componenti delle macchine vengono termicamente controllati per garantire e preservare la precisione al micron. Il Controllo Qualità, eseguito con supporto di macchine di misura ottiche e meccaniche precise al decimo di micron, verifica la rispondenza dei pezzi realizzati ed interviene in caso di non conformità.

I materiali

I materiali lavorati nell’officina meccanica di Technoprobe sono:

  • Leghe di Nichel
  • Acciaio inossidabile magnetico e a-magnetico
  • Ceramica
  • Alluminio
  • Rame
  • Ottone
  • Materiali plastici: tecnopolimeri, plexiglas, peek
  • Titanio

Competenze e apprendimento

L’officina meccanica di Technoprobe è un ambiente ad alto livello di apprendimento, che porta ad imparare in modo sempre più approfondito l’utilizzo delle macchine utensili e dei materiali su di esse lavorati.
Tra le competenze ricercate per lavorare in officina meccanica ci sono la lettura del disegno tecnico e la conoscenza degli utensili. Importante è la conoscenza della meccanica generale e dei suoi processi.

Il processo di training dei neoassunti prevede che i ragazzi affianchino un operatore esperto nell’apprendimento del lavoro fino a diventare autonomi nello svolgere i compiti assegnati.
Lavorare nell’officina meccanica permette di imparare numerosi aspetti fondamentali nel mondo delle lavorazioni meccaniche per asportazione di truciolo: dal prodotto agli utensili che servono per lavorarlo, dalle macchine al loro linguaggio, dai materiali alle loro caratteristiche, si apprende la gestione di un centro di lavoro e di tutte le varie fasi.

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